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«Poche sono le cose credibili al mondo ma questa apparente ristrettezza di cui disponiamo in vero prelude a una distesa inesauribile, un confine senza argine, uno sguardo a strapiombo verso di noi, il mondo e il silenzio, o qualche, talora, luminosa parola. Ecco dunque che Salvatore Scialò punteggia la sua poesia con questi luminosi versi, a tratti irradiati dai credibili residui di vita, nella misura in cui essa sia umanamente narrabile, codificabile, materia da lavorare in altre forme.» (Mattia Leombruno, Presidente Fondazione Mario Luzi)