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Gli interessi legati all'attività sportiva non fanno parte dell'ottica degli abitanti di questa provincia del nord-est, tutta gente laboriosa attaccata agli autentici valori della vita, motivo per cui sostengono in massa il rugby, sport che vive grazie all'entusiasmo e alla passione di alcuni dirigenti e ad atleti che si accontentano di semplici rimborsi spese dando in compenso impegno totale e attaccamento ai colori sociali e alla promessa, sempre mantenuta, di un inserimento nel mondo del lavoro, a seconda delle propria istruzione e attitudine. Uno dei settori in cui vengono impiegati gli atleti è quello farmaceutico. Un'organizzazione di stampo mafioso, forte di un suo truffaldino commercio di farmaci ormai inserito in buona parte d'Italia e altamente redditizio si inserisce subdolamente per rafforzare la sua presenza sul territorio con l'acquisto della farmacia Centrale, dove lavora come dipendente da anni Fabio Siani, altro componente della grande squadra, e la proposta diffusa di acquisto di altre, o perlomeno di smercio dei farmaci contraffatti di sua produzione. Tra le mire insane c'è anche la squadra di rugby, vista come referenza essenziale per la conquista del territorio.