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Un uomo distinto, poco più che cinquantenne, viene travolto e ucciso da un'auto sbucata improvvisamente da una curva. Il conducente non si ferma a prestare soccorso, ma prosegue per la sua folle corsa. Sono da poco passate le 13 di un giorno di giugno insolitamente caldo. La piazza è deserta. Solo un uomo, un "malato immaginario", assurdamente seduto su di una panchina a prendere il sole, assiste all'incidente e, istintivamente, annota la targa dell'auto pirata, per pentirsene poi amaramente. Da qui partono le ricerche per rintracciarne il conducente. C'è una donna giovane e bella che attende trepidante quell'uomo con cui avrebbe costruito finalmente una vera famiglia insieme al bambino, nato sette anni prima e attualmente in affido alla sorella coniugata. Più che lo svanire dell'unione che l'avrebbe liberata dalla clandestinità, la prostra la perdita del suo amatissimo uomo.