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Da più di un decennio ormai la teoria dei giochi è diventata, per così dire, una disciplina di successo. Non solo vi sono stati riconoscimenti a livello di premi Nobel (a partire da Nash, Harsanyi e Selten, fino ai recentissimi Aumann e Schelling) e applicazioni notevoli come nella gestione delle aste UMTS in Gran Bretagna, ma la disciplina ha acquisito notorietà presso il "grande pubblico" sull'onda del successo del film "A Beautiful Mind", dedicato alla vita di Nash. A fronte di questa situazione di diffuso interesse per la teoria dei giochi, questo libro vuole rispondere fornendo un'introduzione che sia fruibile da chi, incuriosito dalla sua espansione, voglia comprenderne i concetti principali, senza volerne diventare un esperto. Vista la sua finalità, il libro è scritto in modo da ridurre al minimo le difficoltà tecniche, matematiche. La sua lettura richiede comunque un certo impegno, visto che vuole essere una efficace, non superficiale introduzione alla teoria dei giochi, per cui è caratterizzato anche da un approccio problematico ai concetti principali. La sua tipologia lo rende fruibile anche come manuale, o come testo di riferimento, per corsi in diverse facoltà universitarie (economia, scienze politiche, giurisprudenza, ingegneria, filosofia, ecc.). Può rappresentare anche un'utile integrazione di testi più specialistici. Il testo è accompagnato da una pagina web dove il lettore può trovare approfondimenti tecnici, software, risposte ai problemi "aperti" che il libro offre; più in generale, la pagina web rappresenta un'occasione di dialogo fra l'autore e i lettori.