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Gli sconvolgimenti politici e sociali avvenuti all'inizio del 2011 nei paesi della sponda sud del Mediterraneo hanno determinato una ripresa delle migrazioni via mare dal continente Africano verso l'Europa, riportando in pochi giorni il volume dei flussi ai valori di picco registrati nel decennio precedente. In assenza di un adeguato sistema nazionale di accoglienza dei profughi. l'Italia ha vissuto la ripresa degli arrivi via mare come una situazione di emergenza da affrontare approntando un programma specifico (ENA). Nonostante tutte le sue fragilità e inadeguatezze, i 20 mesi di attività del programma hanno costituito per il sistema paese un importante laboratorio nel quale verificare i limiti e le possibilità delle procedure di accoglienza esistenti e sperimentare possibili percorsi virtuosi di sviluppo e di integrazione delle stesse. L'indagine ha rilevato i potenziali effetti del programma di accoglienza realizzato nel territorio della provincia di Pisa prima di tutto sui profughi, poi sulle comunità dei cittadini stranieri già presenti in loco ed infine sul sistemi di emergenza locale nel suo complesso. Coerentemente con gli approcci valutativi di orientamento realista, il focus dell'indagine è stato collocato al livello delle trasformazioni di comportamento, orientamento e relazioni che i diversi attori in campo (beneficiari ma anche operatori e decisori) hanno prodotto nel contesto in corrispondenza degli interventi implementati localmente.