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La storia della giustizia ha conquistato negli ultimi decenni un proprio spazio nel panorama storiografico europeo, mostrando come, fino al Settecento, l'amministrazione della giustizia fosse gestita da una pluralità di tribunali e di magistrature. In questo quadro la giustizia della Chiesa cattolica ha goduto solo di un'attenzione parziale, che si è concentrata soprattutto sulla vicenda dell'Inquisizione e sulla sua fondamentale opera di controllo delle coscienze. Tuttavia molto più ampie erano le prerogative dei tribunali ecclesiastici, che in età moderna avevano giurisdizione in tutta Italia: dalle corti vescovili a quelle metropolitane e ai tribunali delle Nunziature apostoliche fino alle congregazioni cardinalizie romane. Il presente volume ambisce a presentare un primo quadro generale della complessa rete della giustizia ecclesiastica, mostrandone i risvolti molteplici: da una parte, l'ambizione di imporre una disciplina cristiana attraverso la criminalizzazione dei peccati; dall'altra, la compenetrazione tra l'ideologia punitiva della Controriforma e gli ideali di giustizia delle comunità e degli Stati; dall'altra ancora, infine, gli intrecci, anche di natura politica, instaurati tra magistrature laiche ed ecclesiastiche in vista di un più ampio controllo sociale. Il tentativo è, in sostanza, quello di inserire la storia della giustizia ecclesiastica nel dibattito più ampio sulla giustizia di Antico Regime...