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Gennaio 1956, in un paesino dell'Appennino parmense scende dal treno il nuovo maresciallo dei carabinieri. È un forestiero ombroso, taciturno, che si porta addosso il peso degli anni di guerra e di un amore infelice. Ligio al dovere, riuscirà a farsi apprezzare dalla comunità locale. In particolare dal parroco: forestiero anche lui, un prete decisamente sui generis, attivissimo nel sostenere la causa della giustizia sociale alla luce del Vangelo e mal sopportato sia dai notabili democristiani che dai capi comunisti. Sacerdote e carabiniere stringeranno un rapporto carico di tensioni ed empatia affrontando le piccole e grandi traversie che segneranno la vita del paese, nell'intrecciarsi delle vicende personali dei suoi abitanti con quelle della grande Storia: come l'affondamento dell'Andrea Doria, la tragedia dei minatori di Marcinelle, la rivolta dell'Ungheria e la repressione sovietica. A far deflagrare il corso degli eventi sarà un assassinio dai risvolti oscuri e impenetrabili. L'indagine del maresciallo rivelerà una verità sconcertante, per cui il protagonista sarà chiamato a prendere decisioni che chiameranno in causa la sua coscienza più ancora della fedeltà alla divisa. A fare da contrappunto alla narrazione, il latino delle citazioni bibliche del parroco; e il francese delle canzoni di Edith Piaf, preziosa memoria per il maresciallo, legame con una famiglia che non c'è più.
L'Italia e l'Europa degli anni '50, tra il naufragio dell'Andrea Doria, la tragedia di Marinella, l'invasione sovietica in Ungheria. Grandi eventi che si riverberano in un piccolo paese sull'Appennino, dove il maresciallo dei Carabinieri appena arrivato deve farsi carico delle ferite di una comunità. Da leggere!