Tab Article
Diego Mantovani ha quattordici anni e trascorre la sua vita tra i pochi vicoli che si diramano attorno a via Amendola nella cittadina di Settimo, alle porte di Torino. I suoi compagni di viaggio sono gli amici dei tempi dell'asilo: Paolone, non un semplice vicino di casa ma un vero e proprio fratello; Stefano, un ragazzo introverso e segnato da numerose sventure famigliari; e Cinzia, un'autentica mina vagante che travolge tutto ciò che la circonda. Le avventure di Diego ruotano attorno a un piccolo giardinetto, non lontano da casa, e all'antica torre medievale, storico simbolo della città e unica eredità lasciata da un castello signorile andato distrutto: essa rappresenta per Diego una fortissima ossessione. Lo spartiacque della sua vita è rappresentato dall'inizio del liceo: per la prima volta, si trova a dover affrontare un luogo sconosciuto, non così lontano da quelli a lui più cari ma distante anni luce dalla compagnia dei suoi più cari amici. Sui banchi del "Giordano Bruno" fa la conoscenza di Francesca, ragazza con cui entra subito in sintonia, e di Lele, personaggio estremamente particolare e indecifrabile. È con questi ultimi due che inizia a legarsi sempre di più, allontanandosi progressivamente dai suoi amici d'infanzia. Un ciclone di emozioni e di pensieri travolge Diego che, quasi per caso, trova sfogo in un diario: una routine quotidiana, decine e decine di pagine disordinate, scritte con una piccola matita che si porta sempre dietro, in cui riversa ansie e paure.