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Un impenitente sciupafemmine viene trovato cadavere nella campagna di Ficarolo, piccolo centro in provincia di Rovigo al confine tra Veneto, Emilia e Lombardia. Sembrerebbe la vendetta di qualche uomo ferito nell'onore ma, ben presto, altri abitanti del paesino polesano subiscono la stessa sorte del playboy. Parte così la caccia al serial killer. A condurla, parallelamente agli inquirenti, un giornalista del luogo che, tra una cena in compagnia degli amici ed una passeggiata con il cane, grazie alla sua conoscenza del territorio e dei suoi abitanti riesce a venire a capo di quella che sembrava un'indagine difficile, piena d'insidie ed indizi fuorvianti. "Magnus pictor fecit" è un romanzo giallo con tutti i crismi del genere. In esso vi sono infiniti piani di lettura: le accurate descrizioni dei luoghi, la vita di provincia che trascorre incurante di un mondo che corre veloce, gli "amarcord" delle tante figure che si muovono all'interno di una trama ricca di colpi di scena e portano in primo piano mode, costumi, manie e contraddizioni di questo inizio di terzo millennio. Ma ce n'è anche per chi vuol leggere solo di cibo e di vino, sorridendo per i tanti aneddoti raccontati dai protagonisti della vicenda intorno alla tavola sempre imbandita.
