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Apparsa nel 1922 presso l'editore Bemporad di Firenze, la raccolta Scialle nero è il primo volume delle Novelle per un anno, che rappresentano il cuore della produzione letteraria di Pirandello e che egli curò con profonda dedizione fino agli ultimi giorni di vita. L'intreccio narrativo si articola in maniera efficace, sviluppando nuovi motivi di ricerca poetica e sviscerando una miriade di situazioni e conflittualità che arricchiscono il repertorio delle commedie e dei drammi dell'autore. La fortuna delle sue novelle fu strettamente legata a quella del teatro, allorché i consensi e i dissensi fin a quel momento ottenuti richiamarono su di lui l'attenzione del pubblico e della critica. Le quindici che leggiamo in Scialle nero sono ambientate nei luoghi d'origine di Pirandello, in cui i personaggi si muovono travolti da accidenti e fatalità. Una vena di umorismo attraversa le vicende ed è riconoscibile nella beffa del destino che s'insinua nella vita dei personaggi, sconvolgendo i loro piani. Eppure, a differenza del personaggio verghiano, quello pirandelliano non si rassegna, anzi, si difende, anche se talvolta produce effetti autolesionistici.