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"Ogni singola parola dei medici mi risuona in testa incessantemente mi struggo sperando di essere in un incubo e di svegliarmi affannosa e agitata, vittima solo di sogni terribili ma purtroppo la realtà pesa come un macigno su di me, e forse per la prima volta nella mia vita, mi ritrovo a dover fare i conti con me stessa, e a lottare contro un 'nemico' potenzialmente capace di distruggermi e di vincere 'questa partita' chiamata vita." Dal pranzo di frutti di mare del 21° compleanno, alla scoperta del 'Morbo di Wilson' e all'indispensabile trapianto di fegato: un diario struggente che si conclude con questa frase: "Ma un grazie speciale va a Te, che accidentalmente hai perso la vita e mi hai permesso con il tuo dono d'amore di continuare a vivere e sorridere. A Te dedicherò ogni mio pensiero, ogni mia conquista, ogni mia soddisfazione. Tutto ricomincia insieme a Te o, meglio, con una parte di Te".