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Amaro ammore narra dell'amore infelice, squadernando turbamenti e passioni. Eppure parole e suoni, ritmi e accordi hanno caratteri innovativi rispetto al genere "canzone". È un lavoro che Canio Loguercio va svolgendo da anni in coppia artistica con Rocco De Rosa, di cui si legge nei saggi di Pinotto Fava e di Gabriele Frasca. L'adozione di un napoletano mescidato e originale, "la sacra lingua delle passioni" - di cui dà ragione Nietta Caridei - non è un'opzione territoriale (i due autori sono lucani e vivono a Roma) né un omaggio alla tradizione, ma una scelta poetica e del cuore, che ha un precedente illustre in Pasolini. Pezzo forte della pubblicazione è il CD allegato, che ospita dieci tracce poetico-musicali, di cui la decima è la messa in musica di un testo di Gabriele Frasca. Si ascoltano brani ricchi di suggestioni e fuori dai canoni - uno si avvale del magistrale apporto di Maria Pia De Vito - dove la voce sussurrata del poeta-cantore crea echi e si melodizza con le composizioni del musicista, mixando uno struggente racconto d'amore.