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Il dossier "Unione Sovietica" ha occupato la scrivania di tutti i ministri degli Esteri italiani dal dopoguerra fino al crollo dell'Urss. Quali relazioni istituire con Mosca? Pur con tutti i distinguo, ogni governo della penisola dovette elaborare strategie per contrastarne le ingerenze, difendersi dalle sue minacce o collaborare con essa, nella cornice più ampia della competizione tra blocchi. Nel decennio 1958-1968, con l'avvio della coesistenza pacifica e l'affermarsi della distensione, i governi italiani seppero portare avanti una politica estera creativa e originale, volta a collocare il paese in modo nuovo sugli scenari internazionali. Il dialogo con l'URSS fu uno degli elementi più innovativi del nuovo corso, che suscitò le attenzioni del Cremlino e diede avvio a una nuova fase dei rapporti bilaterali. Questo volume ripercorre l'intreccio delle relazioni politiche, economiche e culturali che si stabilirono tra Roma e Mosca, attraverso un'ampia documentazione, per lo più inedita, proveniente da archivi russi e italiani.