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Questo volume affronta, tra storia e memoria, un tema poco trattato: i rapporti tra i socialisti e il sindacato nel secondo dopoguerra, identificandoli secondo due linee teoriche, «culture sindacali di famiglia» e «culture contigue». Le prime, di cui furono interpreti i socialisti del PSI, furono rappresentate dal revisionismo sindacale di Fernando Santi e Riccardo Lombardi, dalla sinistra "unitaria" che ebbe in Morandi la sua massima espressione e dalla sinistra "operaista" di Raniero Panzieri. Parte della "famiglia socialista" è anche la corrente socialdemocratica della UIL, i cui esponenti confluiscono nel 1966 nel Partito socialista unificato (PSU): è questa la corrente alla quale Giorgio Benvenuto seppe dare identità sindacale e dignità culturale. Le "culture contigue" alla famiglia socialista, qui identificate e studiate nelle loro diverse declinazioni, vanno dalla FIM-CISL di Pierre Carniti alle ACLI di Livio Labor.