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Oscar Wilde (1854-1900) è uno degli scrittori più amati e discussi dell'Ottocento. La sua prosa spregiudicata ha dato alla luce capolavori come "Il ritratto di Dorian Gray" e "L'importanza di chiamarsi Ernesto". Il "De Profundis" (1897) è fra le ultime opere del grande autore irlandese. Composta in parte durante la detenzione nel carcere di Reading - dove era rinchiuso per essersi «macchiato» del reato di sodomia - si presenta in forma di lettera indirizzata al giovane amante Alfred Douglas. Wilde vi appare affascinante ribelle, spirito eccentrico e contraddittorio, come sempre fu, ma ormai fiaccato nell'animo e sofferente per la sua condizione di uomo condannato dalla società puritana e di artista incompreso e isolato dal resto del mondo.