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«Tante volte nel corso degli anni mi è stato chiesto quali siano state le più importanti influenze formatrici della mia vita. È ovvio che l'influenza più importante è sempre quella dei genitori e della famiglia, ma se mi concentrassi su questo aspetto dovrei scrivere un'autobiografia. Una volta, a proposito delle biografie, Freud ebbe a dire che chi si accinge a scriverne "si vota inevitabilmente alla menzogna, all'omissione e all'adulazione"; e io, in quanto freudiano, credo che, a maggior ragione, queste parole valgano anche per le autobiografie. Infatti, quando ho cercato di richiamare alla mente gli avvenimenti più importanti della mia vita, mi sono accorto che tendevo a conferire eccessivo valore a certi fatti e a dimenticarne per mia convenienza altri, proprio come Freud aveva ammonito. Pensai dunque che se volevo presentare in un libro materiale di natura personale, dovevo conferirgli una forma diversa dall'autobiografia. La formula che alla fine decisi di usare fu la selezione di un certo numero di saggi, la cui stesura copre un lungo arco di tempo e che non sono mai stati pubblicati in volume. Per il loro contenuto e per il fatto di essere stati da me scelti, ritengo che essi possano consentire al lettore di farsi autonomamente un'idea delle forze che più di altre hanno influito su di me».