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"Questa 'Breve storia della musica', che Alfred Einstein (1880-1952), uno dei massimi musicologi del Novecento, consegnò come aureo dono nel 1934 a un pubblico di lettori molto diverso da quello odierno, ha mutato profondamente funzione, ragione d'esistenza, natura, e persino modo di essere letta e compresa. Se i due libri di Einstein che in Italia hanno avuto maggior fama, 'La musica nel periodo romantico' e 'Mozart', danno ancora ai lettori la giustificata sensazione di trovarsi dinanzi a due magistrali strumenti di studio e di ricerca, la 'Breve storia della musica' appare oggi come oggetto, non più come soggetto di riflessione culturale. Qui Einstein non è più colui che ci aiuta a comprendere la civiltà musicale: è a sua volta un capitolo o un paragrafo di quella civiltà, e come tale vuole esser compreso e interpretato. Il libro è divenuto un classico della letteratura musicale propriamente creativa: pur educando e orientando, è un testo di idee, sviluppato con un intrinseco valore storico piuttosto che storiografico. Irrinunciabile ai nostri occhi, esso è destinato a chi già conosca la musica, la ami e ne abbia esperienze d'ascolto." (Quirino Principe)