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Guadagnano stipendi da fame eppure subiscono turni di lavoro massacranti. Non godono di alcuna garanzia contrattuale ma sulle loro spalle ricade l'intero peso di settori strategici dell'industria italiana. Vengono denunciati, aggrediti e diffamati e, ciò nonostante, non passa giorno che la loro organizzazione cresca, che i loro scioperi siano sempre più partecipati e che le loro azioni non obblighino nuove aziende a sospendere il regime di sfruttamento e arbitrarietà a cui sono costretti un numero enorme di lavoratori e lavoratrici in Italia. Dedicato agli operai protagonisti di un'intensa stagione di riscatto collettivo, questo libro-inchiesta è dedicato alle loro lotte e ai diritti che uomini e donne provenienti da ogni parte del mondo hanno saputo conquistare «a spinta». Allo stesso tempo, nelle pagine di "Carne da macello", s'indaga sulla fitta rete che prova a stringere intorno ai sindacati conflittuali le maglie di un assurdo teorema repressivo, nel tentativo - come testimonia quanto avvenuto nel modenese dopo le mobilitazioni dei lavoratori del settore carni - di attaccare e mettere in discussione una volta per tutte le conquiste dei lavoratori e delle lavoratrici in Italia. Al testo, scritto in presa diretta rispetto alle decine di picchetti che ogni giorno bloccano i principali poli logistici reclamando reddito e dignità, è allegato il documentario "Fino alla vittoria" che racconta con le immagini i volti e le storie dell'opposizione operaia alle politiche di austerità.