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"Il mondo è nuovamente in guerra. La crisi sistemica a cui è giunto il modo di produzione capitalista, per uscire dalle secche in cui è precipitato, non sembra avere altra via di uscita se non quella di una immane distruzione. Come le due guerre mondiali novecentesche sono lì a testimoniare, solo distruggendo il capitalismo può dare vita a un nuovo ciclo di accumulazione. Il ricorso alla guerra, pertanto, diventa la soluzione non solo possibile ma necessaria. Ogni guerra, però, presuppone l'esistenza di attori politici concreti e una particolare forma guerra. Ed è a partire da questa constatazione che prende le mosse il presente volume, analizzando sia i tratti che l'attuale forma guerra ha assunto, sia la "linea di condotta" dei diversi attori politici in gioco. Una particolare attenzione è stata dedicata all'imperialismo fondamentalista e alla sua capacità di mobilitare intorno ai propri vessilli quote non secondarie di masse subalterne. Da qui l'individuazione delle insanabili contraddizioni che il sistema imperialista si porta appresso e le possibilità che, tutto ciò, offre in potenza al partito dell'insurrezione." (dall'introduzione)