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Il pendolo della storia del Mezzogiorno medievale oscilla tra la peste giustinianea (VI sec.) e la peste nera (XIV sec.), entrambe importate dall'Oriente. In questo arco di tempo si susseguono decadenze e rinascite, stagnazioni, sedimentazioni etno-culturali, spinte regressive e innovative. In questo schema, i differenti tasselli tematici (che riguardano aspetti delle dominazioni longobarda, bizantina e normanno-sveva) si scompongono e ricompongono in un puzzle apparentemente disorganico, ma cucito da tratti pregnanti di civiltà che rigenerati dimostrano una singolare vitalità dopo le pandemie. Il talento principale del lavoro consiste nella sua stratificazione tematica e nella complessità degli eventi trattati anche in rapporto alle ricadute sull'ambiente umano che, proprio come si sottolinea nel capitolo d'apertura, sembra patire notevolmente i capricci della natura e le sue manifestazioni letali. Presentazione di Antonio Felice Uricchio.