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I saggi di questo volume intendono contribuire a ricostruire il rapporto, emozionale, comportamentale e cognitivo, tra l'immaginario e le epidemie attraverso i diversi fattori che in questo giocano. A partire dalla letteratura, dalla pittura e dal cinema che del rapporto con l'immaginario hanno sempre fatto la propria ragion d'essere. Defoe o Manzoni col romanzo, Luca Giordano o Guido Reni con la pittura, Ingmar Bergman o George Romero col cinema hanno narrato e rappresentato le epidemie plasmando ieri come oggi l'immaginario collettivo. A questo hanno contribuito anche le narrazioni storiche, in genere considerate oggettive ma spesso nutrite anch'esse di immaginario o le politiche sanitarie che, messe in atto per fermare la grande peste del '600, sono incredibilmente simili alle attuali. L'immaginario e le epidemie ha inteso fornire una chiave per riflettere sulla nostra attuale esperienza mostrando come anche il rapporto con il Covid19 sia sempre filtrato dall'immaginario che, reso pervasivo e convincente dai media, agisce in maniera sottile ma pesante sulla vita e sulle speranze delle nostre città. Contributi di Giandomenico Amendola, Antonio Ciuffreda, Rino Caputo, Andrea Leonardi, Fabrizio Violante, Silvia Surrenti, Letizia Carrera.