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Negli ultimi anni gli aspetti anatomo-funzionali alla base della longevità sono stati oggetto di un crescente interesse da parte di biologi, genetisti, medici, statistici, psicologi, pedagogisti, urbanisti, e di altri. Secondo l'opinione condivisa dagli studiosi, l'invecchiamento è un fenomeno dinamico dipendente dall'interconnessione di fattori biologici, ambientali, psicologici e sociali che sin dalla nascita incidono sulla qualità e la durata della vita umana. Il numero crescente di ultrasettantenni e persino di ultracentenari in buono stato di salute ha progressivamente modificato l'immagine negativa dell'invecchiamento, come decadimento fisico-cerebrale e disadattamento sociale, a favore di una concezione positiva di risorsa per maturità, saggezza, consapevolezza del valore della vita, attenzione e disponibilità verso gli altri. Sulla base di questo e di altri rilievi da tempo è stato avviato un processo di conoscenza, d'informazione e di formazione finalizzato a trasmettere, anche ai più giovani, l'importanza sin dall'infanzia, per un "invecchiamento di successo" e una "longevità attiva", di adeguati stili di vita e di fattori determinanti come alimentazione, attività fisica e mentale, apprendimento, integrazione socio-culturale, comunicazione, creatività. Dedicato ai giovani e a tutti coloro che, in qualsiasi età, abbiano la curiosità di conoscere i fattori che possono favorire una vita longeva integrata, sana e attiva. Con un saggio di Giandomenico Amendola "Una città amica dell'età".