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Dal 1987 Fabrizio Carbone trascorre molti mesi all'anno nel Grande Nord dell'emisfero boreale, nel Koillismaa, la terra di nord-est della Finlandia, poco sotto il Circolo Polare Artico e a pochi chilometri dal confine russo. È uno dei luoghi più selvaggi d'Europa, ma allo stesso tempo una realtà in cui tutto funziona alla perfezione: 40 gradi sotto zero non bloccano aeroporti, scuole, uffici, vita sociale. La coda delle volpi, traduzione letterale della parola finlandese revontulet, che significa 'aurora boreale', racconta natura, storia, aneddoti di questo luogo straordinario, portandoci per mano in un paesaggio che ogni anno attrae sempre più mediterranei alla ricerca della Natura selvaggia. Il libro di Carbone ci spiega cosa siano davvero la neve, il buio, il colore quasi indescrivibile del cielo, le lunghissime ore delle albe e dei tramonti, e cosa voglia dire aspettare ore per vedere l'aquila reale che plana e si posa a pochi metri da un minuscolo capanno di avvistamento, lo stesso dal quale è possibile osservare l'orso, il lupo e il mitico ghiottone. Senza trascurare esemplari altrettanto notevoli della razza umana locale, dall'imprescindibile spazzacamino al pescatore di lago tuttofare, fino al grande fotografo naturalista Hannu Hautala, uno degli esponenti più celebri della stirpe degli uomini del Grande Nord.