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Proporre oggi la Via Lucis di Comenio (1592-1670) è una sfida, per la complessità dell'opera, per la sua non agevole lettura, per i non pochi elementi di distanza dalla sensibilità moderna. Eppure, proprio la sua inattualità' costituisce uno dei tratti più stimolanti dal punto di vista della riflessione educativa: ci parla di un mondo che non esiste e che è destinato a rimanere oltre la nostra possibilità di concreta realizzazione e come tale predisposto a mettere attivamente in gioco la dimensione strutturale della riflessione educativa, quella utopica. Al centro di tutto, infine, il grande sogno irenico comeniano: un mondo di pace, costruito sulla base di un'educazione universale e universalmente diffusa. Prospettiva che non può non costituire un tesoro fecondo anche per il nostro tempo.