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"Questo lavoro appare inizialmente come una flânerie. Sembra infatti un gironzolare tra Milano e Desio nel rigido inverno lombardo, dove emozione e piacere della scoperta documentaria si incontrano. Riprendono infatti vita molti documenti notarili, testamenti, inventari, tutti inediti, della famiglia Labus, fra i quali il testamento di Teresa Letizia, la terzogenita del grande epigrafista-archeologo Giovanni. E il testamento con beneficio di inventario di Pietro, medico e fisico, fratello di Letizia e secondogenito dell'illustre uomo. Tutto si svolge in un'atmosfera retro, affascinante, dove si evoca la vita quotidiana di questa famiglia tra le case milanesi e la villa di campagna nello scorrere veloce del secolo XIX. Il libro è il risultato di una scrupolosa ricerca che comprende anche lo studio dei possedimenti bresciani dell'epigrafista ereditati dal padre artigiano."