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L'aggressione nazista all'Unione Sovietica scatenata con l'Operazione Barbarossa nel giugno 1941 si arena alle porte di Mosca, di Stalingrado e di Leningrado. In questa città fino al gennaio 1944 si dispiega un terribile assedio. E proprio questo viene raccontato nelle pagine di un diario non personale, ma civico, pubblico, condiviso da Nikolaj Tichonov, in cui la cronaca degli avvenimenti prende corpo attraverso la narrazione di fatti concreti, episodi capaci di illuminare con profonda efficacia la situazione militare in corso e lo stato d'animo degli assediati, decisi a riorganizzarsi, reagire e vincere. A un secolo dalla Rivoluzione d'Ottobre questo romanzo è un documento prezioso per capire i valori e i sentimenti delle donne e degli uomini che quella nazione hanno edificato.