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Quando, nel novembre del 1975, muore Pier Paolo Pasolini e Pino Pelosi, il "ragazzo di vita" che lo ha assassinato, confessa, l'opinione pubblica e i media condividono l'idea del crimine maturato negli ambienti della prostituzione omosessuale. Il ritrovamento, a una settimana di distanza, dei cadaveri seminudi di due alti dirigenti dell'ENI, però, non fa escludere a politici e forze dell'ordine che esista un collegamento tra questi cadaveri eccellenti e l'assassinio di Pasolini, che stava lavorando, prima della morte, ad un romanzo-inchiesta sulle lotte di potere all'interno del settore petrolchimico. Il commissario Umberto Soccodato, però, non crede alla pista politica e indirizza le sue ricerche verso le donne legate alle due vittime. Anche se Pasolini non è direttamente coinvolto, sarà proprio lui a indicare a Soccodato come dipanare l'intricata matassa