Tab Article
Leggere l'opera di Francesco Billeci è un interfacciarsi con la realtà, quella vera, fatta di ipocrisie, violenze, disperazione e pregiudizi. I ginestri di Portella non è una semplice opera poetica, è una raccolta che pone il lettore a riflettere su fatti storici, di cronaca, di sofferenze, soprusi e malattie, ma è anche un invito a saper andare oltre i fatti, in quanto c'è l'uomo che sa amare e voler bene. L'opera lancia chiari messaggi, avvalendosi di un linguaggio conciso e ben strutturato, consolidato dalla melodia e incisività del dialetto, che diviene un rafforzativo lessicale nella denuncia di quel male montaliano che pone l'uomo a sentirsi sempre più solo, soprattutto nella battaglia contro la standardizzazione sociale che mira ad appiattire l'io razionale. (...) A conclusione della lettura, due importanti aspetti emergono nell'opera: da un lato la parte introspettiva dell'io, che pensa, si rattrista e spera, dall'altro quella più battagliera che con coraggio denuncia i mali sociali: mafia, droga, violenza e bullismo, per citarne alcuni.