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"Una sera del marzo 1944 Ferdinando Valletti, un giovane uomo di 23 anni, lavoratore dell'Alfa Romeo e giocatore del Milan con il soprannome di "Nando", venne prelevato da una squadra della Muti dalla sua casa di Milano senza alcuna spiegazione. Ne lui ne la sua famiglia sapevano che questo sarebbe stato l'inizio di una calvario durato 18 mesi nei lager di Reichenau, Mauthausen e Gusen. Valletti si era molto impegnato nella organizzazione dello sciopero generale con altri 21 lavoratori dell'Alfa Romeo, che furono tutti deportati grazie ad un delatore. Ciò che troverete in questo libro è il racconto della terribile esperienza di un uomo, ma anche del suo coraggio della sua tenacia per sopravvivere e della sua generosità nel prodigarsi per aiutare i compagni. Alla fine, "Nando" tornò a casa anche grazie ad una partita di pallone giocata nel lager e nonostante le sofferenze patite riuscì a perdonare." Ferdinando Valletti era mio padre.