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Il legame di Torquato Tasso con la cultura religiosa del suo tempo ha sempre goduto di un'attenzione peculiare da parte degli studiosi: lo scrittore vive nell'epoca del Concilio di Trento e in tale contesto storico il suo itinerario poetico si caratterizza per vastità e ricchezza di riferimenti culturali, non solo letterari, ma anche filosofici, nonché, in misura crescente con il passare degli anni, teologici. Il volume di Ottavio Ghidini esamina i rapporti stabiliti dalla Gerusalemme liberata e dalla Conquistata con i testi biblici, patristici e liturgici conosciuti dal poeta cinquecentesco. Oltre a un confronto personale e sempre più ravvicinato con la Sacra Scrittura, Tasso si dedica allo studio dei Padri e dei Dottori della Chiesa, da Agostino d'Ippona a Tommaso d'Aquino, da Basilio di Cesarea a Bernardo di Chiaravalle, da Gregorio di Nazianzo allo Pseudo-Dionigi Areopagita. Questo saggio considera l'evoluzione dell'autore relativamente al genere eroico e segue dunque uno sviluppo diacronico, pur osservando, a latere, i legami sincronici con le altre opere, in specie di argomento religioso, via via scritte da Tasso lungo il corso della sua vita.