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L'autrice ripercorre la fenomenologia del processo di valorizzazione del capitale nel corso degli ultimi due secoli, da Smith e Ricardo, attraverso Marx e le sue categorie concettuali, sino ai nostri giorni, mostrando come esso si sia dilatato nel tempo fino ad inglobare quelle pratiche della soggettività corrispondenti alle reti sociali ed affettive, alla comunicazione ed ai processi di significazione, che fuori escono dai tempi e dai luoghi predisposti al lavoro. Ecco allora che le risorse produttive di natura immateriale, anche traducibili in termini di socialità o comunicabilità, tendono ad affermare la prospettata socializzazione del capitale ed al contempo ad inficiare però alcune categorie e dicotomie marxiane, come valore d'uso /valore di scambio, capitale costante / capitale variabile, lavoro produttivo /lavoro improduttivo. Questo studio è il prodotto dell'argomento di tesi magistrale di Anna Carreri, premiato dall'Università di Trento quale migliore tesi di sociologia dell'anno accademico 2008/2009.