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Il romanzo "Tennista o non tennista" è ambientato a Parigi negli spogliatoi del Roland Garros prima dell'inizio della finale del torneo tra Luigi Nervi e Anton Jimenez, i protagonisti principali del libro. Nervi è l'outsider oramai trentenne, che per la prima volta in carriera si trova a disputare una finale di tale prestigio; Jimenez, numero due del mondo, più giovane di Nervi, è indicato da tutti come il vincitore annunciato, specialista della terra battuta, campione uscente del torneo e vincitore di altri tornei del Grande Slam. I due tennisti vivono l'attesa in modo molto diverso: Nervi appare il più disteso. Jimenez, invece, pur non mancandogli nulla per esserlo, non è affatto sereno. La pioggia incessante porta i due tennisti a parlarsi e ad aprirsi l'uno verso l'altro. Da quel momento comincia una partita psicologica basata sulla contrapposizione tra due opposti approcci alla vita. Questo match, per effetto anche dell'intervento di altri personaggi - come gli allenatori dei due tennisti, il giudice arbitro, il supervisor e l'idolo di Nervi in persona, lo svedese Fredriksen - si concluderà in modo sorprendente, lasciando nuove consapevolezze nei due protagonisti.