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Suona il cellulare. È un numero che non conosce, è la voce sconosciuta di un uomo. Sono bastate poche parole per convincerla a salire in macchina e raggiungerlo. "Ho una storia da raccontare". Com'era vero! Qualcuno lo ricorda come Rediano, qualcun altro non ha mai smesso di chiamarlo Ludovisio. Ha imparato a nuotare sulle profonde buche causate dai bombardamenti e colme d'acqua piovana, a smontare le spolette degli ordigni con la manualità di un esperto e a giocare con la polvere da sparo con la stessa innocenza di chi gioca con un pupazzo. Ma ciò che è stato della sua infanzia a Borgo Trevi e della guerra non può essere altro che un ricordo ormai lontano. Sarà capitato a tutti di pensare di voler andare via, di dare una scossa alla propria vita riempendo una valigia dell'indispensabile e partire. Alcuni la definiscono fuga, altri libertà. Ha compiuto da poco diciassette anni e pensa che sia tempo di dare una svolta. Sta per aprirsi lo sportello dell'autobus sulla caotica e tropicale città brasiliana. Tratto da una storia vera.