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«È quasi trascorso un secolo da quel 1923 che vide la pubblicazione, in Bergamo, della monumentale Vita di Bartolomeo Colleoni di Bortolo Belotti: monumentale e, come spesso avviene per opere di quel calibro, tale da scoraggiare a lungo rivisitazioni del profilo storico del personaggio, lasciando spazio piuttosto, specie in anni recenti, a riflessioni rivolte ad aspetti più specifici della sua multiforme, incisiva e durevole azione. Ora, al compiersi di un altro ventennio, il nuovo, diffuso recupero di attenzione rivolta dal pubblico ai "luoghi colleoneschi" e dai loro moderni gestori alla figura del fondatore mi sembra trovare un opportuno coronamento nell'edizione italiana del lavoro di Werner Paravicini, oltreché una meritata integrazione della sua stessa fatica.» (dalla presentazione di Ajardo Agliardi, Presidente del Luogo Pio delle Pietà Istituto Bartolomeo Colleoni).