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Tra il finire del XIX sec. e l'inizio del XX, l'incontro con il Giappone è stato, per il mondo occidentale, uno degli eventi forse meno appariscenti ma di certo più determinanti nel processo di formazione di una nuova coscienza estetica. La scoperta del raffinato universo artistico giapponese affascinò, infatti, in maniera profonda i maggiori artisti figurativi e scrittori europei e americani, in un movimento che, nato a Parigi nella seconda metà dell'800, annoverò, tra gli altri, pittori del calibro di Van Gogh, Monet, Toulouse-Lautrec, Degas e poeti quali Mallarmé, Wilde, Pound, Ungaretti e Rilke. "Il vuoto e la bellezza" propone per la prima volta una chiara visione unitaria di questo complesso fenomeno, introducendo contemporaneamente il lettore non specialista alla poetica rarefatta e vitalissima che viene dal Sol Levante.