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"Senza scendere mai nella banalità, Errera osserva con occhi del cuore le metamorfosi dell'umana esistenza, cullando ogni singola ruga e/o memoria di nostalgia. Le parole bruciano inconfondibili, diventando legna che scalda, acido che corrode, vino che disseta, bocca di verità e silenzio di farfalla. Un presente fatto di ascolto ed attesa; coordinato dall'esperienza di quella chiamata di discernimento. Danzando e roteando, condividendo e personalmente tracciando passi verso il Mistero e l'Estasi della vera felicità." Annamaria Pecoraro.