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Il giornalismo resta una delle professioni più affascinanti del mondo. Lo testimoniano i tanti giovani che aspirano a svolgerla o il successo delle iniziative editoriali nelle scuole. Il perché è presto detto: il giornalismo dà alla gente occhi, orecchie e bocca per farsi sentire. Del resto, come può non affascinare un'attività che ha lo scopo di mettere in contatto le persone con quel che accade, non importa se sul pianerottolo di casa o in uno sperduto angolo della terra? E oggi che lo sviluppo tecnologico consente di essere presenti ovunque e con grande tempestività, si moltiplicano le potenzialità di una professione che esige capacità e preparazione. Anche per diventare giornalista occorre studiare, imparare dai libri regole e mestiere. Dal gennaio 2014 è anche in vigore l'obbligo/opportunità della formazione professionale continua. Le famose suole consumate sulla strada di qualche decennio fa non bastano più a garantire un'informazione di qualità. Bisogna avere una buona preparazione di base, che non è solo padronanza della lingua o competenza tecnica. È anche sensibilità etica e senso del limite, perché dietro ogni notizia ci sono persone con i loro diritti e le loro ragioni. Ecco, dunque, la necessità di questi volumi non solo per chi si accinge a intraprendere il "mestiere" più bello del mondo, ma anche per quei colleghi che vogliono tenersi al passo con i tempi.