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"Musica, scienziato!", opera irriducibile a modelli preesistenti, istituisce un nuovo genere letterario, la scientifantasia, il quale, pur iscritto in una lignée che ha accolto al suo interno eminenti figure quali il funambolico ingegner Gadda e il chimico Levi, si presenta con una fisionomia decisamente inedita. Lo scienziato-scrittore, Voce Narrante dei monologhi, diventa contastorie musicale che affabula con i linguaggi del suo tempo, e la 'parola scientifica' finisce per "esorcizzare il male della storia e il peso dell'esistenza fino ad alleggerirli e redimerli, iscrivendoli nell'orizzonte della conoscenza e dell'espressione senza i quali, a volere ricorrere ai versi shakespeariani recitati in chiusura di "Revealing Ravel", l'uomo è 'adatto a tradimenti, inganni, rapine; / i moti del suo animo sono spenti / come la notte, e i suoi appetiti / sono tenebrosi come l'Erebo'".