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"Industriamo l'Italia!" è un appassionato pamphlet in favore delle nuove fabbriche, dell'economia reale, della politica industriale. Stiamo per vivere una rivoluzione industriale e sociale di enorme portata per tutti, innescata da Industry 4.0, Nanotech, Robot collaborativi, Stampa 3D. Questa svolta ci deve far riscoprire l'enorme valore della fabbricazione di oggetti materiali. Vivere tra bit, immagini televisive, musica, social network e astrazioni finanziarie ci potrebbe aver fatto dimenticare un dato di fatto ineludibile: esistiamo perché produciamo oggetti, cose concrete, che si vedono e si toccano. Senza industria, non siamo niente. Ciò è ancora più vero per l'Italia, secondo paese manifatturiero d'Europa e settimo al mondo. Quando la politica se lo dimentica, si fanno solo passi indietro. L'ultima recessione economica mondiale (2007-2013) nasce proprio dalla sciagurata illusione che il mondo occidentale possa fare a meno della produzione, da delegare ai paesi più poveri, per concentrarsi su finanza e servizi. Da sempre, l'Italia è un paese trasformatore, anche perché povero di materie prime. Siamo artigiani tra i migliori al mondo, e questo nostro saper fare ha generato eccellenze in ogni campo, e ci permette, ancora oggi, di competere nella civiltà globalizzata.