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L'Italia è il paese più corrotto di tutta l'Unione Europea, insieme a Romania, Bulgaria e Grecia. Al 2016, è 77esima al mondo per libertà di stampa. La sua classe politica costa cifre da capogiro che nessun paese nell'intero Occidente si sognerebbe mai di avere. L'imprenditoria italiana è in ginocchio, l'indigenza e le difficoltà della popolazione crescono progressivamente. Che cosa è andato storto? È tutta colpa della crisi o c'è dell'altro? È questione di mentalità? Ma da dove proviene ciò che chiamiamo mentalità? Gli italiani, rispetto al resto degli occidentali, sembrano in media molto più insofferenti al rispetto delle regole, appaiono più polemici, più aggressivi, più estroversi ed espressivi, più "esuberanti", talora più accattivanti, ma anche più divisi fra loro. La scienza conferma che genetica e clima non c'entrano in tutto questo. Allora da dove provengono certe differenze? Perché nella sua storia la penisola italiana è più volte passata, rispetto alle aree dell'Europa nordoccidentale, dai più alti gradi di progresso ai peggiori di regresso? E di ciò le sue antiche divisioni ne sono causa o effetto? Quale poi il ruolo del divario Nord-Sud? Peraltro, fin dove affondano realmente le sue origini? E se c'entrasse qualcosa con l'evolversi della situazione attuale? Magari in una maniera che non immaginavamo? Potrebbe inoltre il "germe" invisibile di un consolidamento instabile essere stato contratto nel corso della storia di questo Paese? Nel rispondere a queste e ad altre domande, l'autore con magistrale abilità si destreggia in un approccio multidisciplinare (integrante la base solida di un notevole numero di studi e scoperte scientifiche - diversi recenti e sconosciuti - in discipline anche molto lontane fra loro) ripercorrendo, al riguardo, i passaggi fondamentali che hanno contraddistinto la millenaria storia della Penisola fino ai giorni nostri. Il risultato è un'analisi originale e poliedrica, ricca d'illuminazioni, che facendo uso di un linguaggio limpido (anche condito con efficaci e accattivanti vignette) arriva a cogliere ragioni profonde, e talora inaspettate, a monte di dinamiche storiche generanti nel tempo divisioni, unificazioni e situazioni peculiari per la penisola, nonché sfocianti al presente nelle condizioni e nei tratti tipici dei suoi abitanti.