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"La vita spiata" raccoglie ventotto racconti tratti da storie vere: personaggi silenziosi che abitano un paese senza nome, lontani dalle trame dell'agire. Il loro presente è fatto di polveri sottili che si incontrano per caso, dando forma a qualcosa che ci sembra di riconoscere, come a volte pare di leggere un viso nel tronco di un albero o nella forma delle nuvole. Come figure in un diorama fiammingo, conservano uno sguardo fisso nel vuoto, che vive oltre il senso della rappresentazione, portando nei gesti la consapevolezza di essere nudi al mondo. I loro giorni seguono la traccia di spostamenti impercettibili, nel tentativo di ritrovarsi in un affresco comune. Sono personaggi a cui bisogna dare del tu, accostarsi il più possibile, per leggere la direzione di crepe e chiaroscuri rarefatti, come dei capillari nel corpo di una foglia.