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In occasione dei novant'anni di Giuliano Vangi, uno dei maggiori artisti contemporanei italiani, molto noto anche all'estero e particolarmente amato in Oriente, il Mart di Rovereto dedica un'importante retrospettiva al grande scultore: Giuliano Vangi. Colloquio con l'antico. Pisano, Donatello, Michelangelo incentrata sul rapporto del maestro con la grande arte medioevale e rinascimentale. Il catalogo della mostra, in italiano e inglese, presenta una sessantina di opere, tra cui alcuni dei maggiori capolavori dell'artista come Ares, Uomo e Caprone, C'era una volta, Veio, Donna in piedi con ampio vestito, che mostrano la versatilità di Vangi, capace di lavorare materie diverse - bronzo, marmo, vetro, legno, avorio -, spesso con integrazioni di elementi contemporanei (metalli, plastica, resine) che contribuiscono a quegli inconfondibili effetti di dissonanza anticlassica ed espressività contemporanea, costitutivi della sua cifra stilistica. Numerosi disegni aprono intriganti squarci sul suo laboratorio creativo e, sovente, si presentano come opere grafico-pittoriche in sé compiute e autonome, mentre la sezione finale ospita alcune opere di antichi maestri (Tino di Camaino, Donatello, Giovanni Pisano, Michelangelo) cui Vangi ha riservato particolare attenzione. Il libro è impreziosito da un ottavo a finestra con l'ultima grande impresa dell'infaticabile autore: il bozzetto di un grande disegno di 36 metri, che sarà esposto per la prima volta al Mart; è inoltre arricchito da importanti saggi di Vittorio Sgarbi, Massimo Bertozzi e Daniela Ferrari.