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Tina Modotti (Udine 1896 - Città del Messico 1942) non è soltanto una delle più grandi fotografe del '900, ma un personaggio affascinante per le molte sfaccettature della sua personalità multiforme. Nata in una famiglia operaia friulana, raggiunge il padre emigrato negli Stati Uniti nel 1913; si trasferisce nel 1918 a Los Angeles, dove intraprende la carriera cinematografica, ma, nonostante il successo, insoddisfatta di come il cinema sfruttasse semplicemente il suo fascino esotico, abbandona presto Hollywood, dopo soli tre film, e, grazie all'incontro e alla relazione con Edward Weston, si dedica alla fotografia, trasferendosi con lui in Messico. La parabola di fotografa della Modotti dura un decennio, sufficiente a farne una stella di prima grandezza: concepisce quest'attività come strumento al servizio della società, impegnandosi contestualmente nel partito comunista messicano. Fotografa ufficiale dei muralisti, stringe amicizia con Diego Rivera e Frida Kahlo, con la quale intreccia anche una relazione. Espulsa dal Messico per il suo attivismo, nella seconda parte della sua vita Tina diventa un agente del partito comunista: sarà sia in Russia che sul fronte spagnolo durante la Guerra civile. La mostra al Mudec sarà un'occasione fondamentale di vedere riunite le più belle foto che hanno reso celebre la Modotti, accanto a preziosi materiali d'archivio e ad alcuni dei celebri ritratti che grandi fotografi come Weston le dedicarono, permettendo così di approfondire l'avventura umana, oltre che artistica di Tina.