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Un amore assoluto per il colore, l'unico superstite di un processo di semplificazione formale durato una vita. È questa l`essenza rivoluzionaria dell`opera di Kandinsky, fautore di un'arte come espressione di moti interiori, non mediati da logiche e convenzioni, e quindi vicina al fascino primitivo della musica, al mondo dell'infanzia, alle tradizioni popolari eppure studiatissima nei suoi accostamenti di forme e sfumature. Il risultato è una pittura fortemente spirituale, dapprima ancora legata a intenti naturalistici, ma già in balia di prospettive appiattite e audacia tonale. E poi finalmente astratta, slegata, per la prima volta nella storia dall`arte, da contenuti figuratavi: dominata dall`emozione dei colori, della forma liberata dalla gabbia del disegno, della geometria fine a sé stessa, in un vortice di pura sensazione. La mostra e il catalogo ripercorrono l`intera carriera di Kandinsky, dagli esordi dedicati al folklore e al paesaggio russo alle sperimentali teorie estetiche condivise nel sodalizio del Blaue Reiter, all'astrattismo grafi co perseguito negli anni del Bauhaus. L'omaggio monografico a uno tra i più incisivi protagonisti dell`avanguardia novecentesca.