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"Amico lettore, non chiedere a queste mie pagine che io raccolgo e ti offro, il prestigio dell'arte e il fascino dello stile. Esse furono scritte, giorno per giorno, con cuore tremante di dolore, con una indicibile emozione, che, spesso, fece cadere la penna di mano allo stanco e desolato scrittore: esse furono scritte, ogni notte, al ritorno dai paesi ove più l'ira sterminatrice aveva distrutto gli uomini e le cose, mentre ancora una visione di orrore mi opprimeva. Così, in cambio di una glaciale disciplina letteraria, tu troverai, lettore, in queste pagine, la storia semplice, profonda e tragica di quella che fu l'eruzione, vista coi miei occhi mortali; vi troverai fra raffigurate persone e narrati fatti: eroiche persone e nobilissimi fatti che meritano di essere evocati ed esaltati. Amico lettore, queste sono pagine di dolore e di amore: e sono scritte con cuore sincero. Non altro. Napoli, maggio 1906". (Matilde Serao)