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Sulla scia delle passate riflessioni intorno agli elementi guerreschi del gisant di Giovanni Tibaldeschi nella chiesa ascolana di San Pietro Martire, e quelli poi presi in esame in tre opere di oreficeria tre-quattrocentesca conservate in Ascoli e in Offida, le pagine di questo libro, volgendo lo sguardo a un areale storico-culturale più ampiamente marchigiano, propongono al lettore altri cinque episodi d'arte contrassegnati da connotazioni oplologiche ancora presenti nei centri medievali di Ascoli, Montefiore dell'Aso, Ancona e Fabriano. Il periodo di riferimento è qui più antico, facendo queste nuove figure parte di un repertorio iconografico che coinvolge i secoli XII e XIII.