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"La mia comunità perduta era ricca di storie che formavano una tela complessa, ordita su una trama nota ma intessuta con fili sempre nuovi. Le storie che erano raccontate - come in tutte le tradizioni folcloristiche che si rispettino - mettevano insieme alla rinfusa vicende realmente accadute, avventure, leggende, vite di santi, facezie, aneddoti e storie di magia, tanto per citarne solo alcune . Quelle narrazioni seguivano il fluire ciclico delle stagioni e accompagnavano ogni età della vita. S'intrecciavano in pettegolezzo, si dipanavano in favole, s'innalzavano in canti e stornelli, si cantilenavano in filastrocche, si bisbigliavano in preghiera comune. Erano molto più di un passatempo e acquistavano diverso valore secondo il momento e il bisogno: consolavano dalle perdite, rallegravano dalla tristezza, sollevavano dalla fatica."