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"Siamo nel I secolo a. C. Lento e solenne, in questo libro si snoda il racconto dell'ultima pagina della storia di Ascoli preromana, la città che fu caput gentis, capitale del Piceno, per ammissione degli stessi storici che scrissero pochi decenni dopo i fatti narrati. Storia ben nota, certo, ma ora, grazie alla fantasia di Mercuri, si può assistere come spettatori allo svilupparsi degli avvenimenti che portarono alla guerra sociale, la prima e più sanguinosa delle guerre civili, e alla descrizione di quella stessa guerra. È come assistere a un film storico, per la grande capacità evocativa della prosa di Mercuri; un film di cui si conosce la trama, d'accordo, ma non per questo meno avvincente, ricco com'è di inattese aperture sul privato mondo di personaggi realmente esistiti. (...) Lo stile fluente e ricco del linguaggio e la vivacità dei dialoghi rendono il libro un'opera degna anche sul piano letterario, oltre che storico. Alcune inevitabili crudezze non precludono la lettura ai minori, ormai abituati a ben altro dal linguaggio cinematografico e televisivo." (Dalla prefazione di Carlo Cappelli)