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La poesia di Giancarlo Stoccoro si nutre dell'inespresso di sentimenti ed emozioni stratificati nel tempo della vita: «C'è nella nostalgia/un cifrario sottratto alle leggi del cielo//il profumo di un fiore/che non smarrisce lo sguardo//al concorso dei vivi/solo di questo il poeta scrive»; la scrittura poetica consente di «Mettere a nudo il buio/ritrovare la forma/che ogni ombra porta con sé», senza dimenticare che «Ciò che unisce davvero/è sempre un filo invisibile», e «Le distanze/non le presenze/accolgono orizzonti» (dalla prefazione di Giovanna Rosadini).