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"Eugenio Zacchi è poeta unico, come anche l'uomo Zacchi lo è. Poeta unico perché dietro di lui non c'è nessuna scuola poetica, e anche nessuna influenza di grande personalità poetica. [...] Credo di non sbagliare, quando penso, a proposito di questa persuasiva silloge poetica di Zacchi, apparentandola con la più spericolata scuola europea: quella della 'scrittura automatica', cioè della più primitiva ma anche modernissima tecnica del 'futurismo raffinato', diverso quindi da una certa volgarità fascista del marinettismo." (Luca Canali)